Un uomo solido con le sembianze di un avventuriero si ritrova senza nome, senza passato, senza memoria, in un luogo sconosciuto. Il suo unico indizio per scoprire la sua identità è un numero, XIII, che indossa come tatuaggio. La sua posizione è tanto più scomoda in quanto una banda di assassini è alle calcagna. Inoltre, scopre che in lui interessano alte personalità civili e militari. Questa spy story è ambientata in un paese moderno non specificato, ma che assomiglia molto agli Stati Uniti. La lunga caccia continua da un album all’altro e Jean Van Hamme distilla gradualmente informazioni sul passato dell’eroe, che sembra legato alla storia recente del suo paese.

Strangers In Paradise La storia editoriale di Strangers in Paradise in Italia è stata piuttosto travagliata.
La prima a tradurre la serie in Italia è stata l’editrice Castelvecchi, in volumi rilegati che rispecchiavano gli originali brossurati americani. Nel 1998 passa sotto l’etichetta Macchia Nera, sempre per lo stesso editore, che lo pubblicherà fino al 2000.

Leena, insieme a Tagh e Vellrich, viene incaricata di scoprire l’identità del sicario che ha attentato alla vita di Vellrich e per questo si reca nella Repubblica Sarabriana per indagare. Ma gli eventi precipitano e il governo centrale della Repubblica viene duramente colpito. Kalya, nel cenobio, impara a padroneggiare sempre di più il potere di creazione della materia organica, dimostrando di essere l’araldo del Fondamento Malkuth.

NATHAN È ALLA MACCHIA, BRACCATO DA UN GRUPPO DI CRIMINALI, CERCANDO DI PROTEGGERE LE PERSONE CHE SONO IN FUGA INSIEME A LUI…
Gli impegni istituzionali di Nathan come direttore dell’Agenzia Alfa lo costringono a partecipare a una conferenza nel sud del continente. C’è chi vuole approfittare di questa occasione per rapire in un colpo solo tutti i direttori delle principali agenzie di sicurezza mondiali, presenti all’evento. Quando le cose precipitano, Nathan si trova insieme ad alcuni suoi omologhi in una giungla ostile, braccato dai rapitori, e tra i fuggitivi, solo lui ha una lunga esperienza da agente operativo…

 

Collana che sarà ben articolata ma sempre incentrata sul fumetto western (dando vita alla più estesa Collana Western) e destinata ad ospitare le più importanti opere di bande dessinée di questo genere.

La collana de I Classici del Fumetto di Repubblica ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo del fumetto da edicola e nel mondo degli allegati a riviste e quotidiani.
Nel febbraio del 2003 il quotidiano la Repubblica, in collaborazione con Panini Comics, lanciò una spettacolare iniziativa. Spettacolare per la portata e per la qualità della produzione.

La Collana Rodeo è una collana a fumetti western edita dalle Edizioni Araldo dal giugno 1967 al dicembre 1980 e ritenuta una delle migliori serie a fumetti del periodo.

Collana dedicata al fumetto western edita dalle Edizioni Araldo dal giugno 1967 al dicembre 1980.

Inizialmente doveva servire a pubblicare la serie Storia del West nel formato degli albi d'oro a 32 pagine ma poi si preferì il formato brossurato a 96 pagine tipico della casa editrice. Per riuscire a rispettare la periodicità mensile, dopo cinque numeri si decise di ristampare vecchio materiale dell'Audace ed altri inediti che giacevano nel cassetto da alternare alla serie principale. Storia del West è da molti ritenuta una delle serie a fumetti western migliori del periodo. La quarta di copertina degli albi contiene degli interessanti testi illustrati aggiuntivi che approfondiscono l'argomento dell'albo.

Collana pubblicata dalla "B&M Edizioni srl" della quale in rete si trovano ben poche notizie. Il sito non contiene informazioni di sorta e rimanda ad altri siti che si occupano della vendita online di fumetti.
In ogni caso la collana in questione è composta (pare) da 53 numeri monografici di fumetti erotici di autori anche di livello. Molti di essi sono anche pubblicati in altre versioni e spesso in altre lingue.
In questo topic io mi limito a presentare i volumi da me scansionati ed editati. Altri numeri si trovano in rete e se qualcuno vuole aggiungerli ne sarò ben lieto.

Magico Vento è raccontare la storia e i miti del West senza separare l’una dagli altri. Ogni episodio è costruito sulla base di una documentazione molto rigorosa, sia per quanto riguarda l’epoca, i costumi, gli ambienti, le circostanze e i personaggi storici che non di rado appaiono nelle storie, sia per quanto riguarda le cerimonie, i riti e i miti degli indiani, come le credenze religiose e scientifiche, le illusioni e le superstizioni dei bianchi.

Una nuova edizione restaurata, curata da If IdeaPartners e pubblicata da La Gazzetta dello Sport. Si riparte dai disegni della prima edizione e soprattutto i dialoghi sono stati riportati alla forma originaria, lo spirito e la lettera dello script è totalmente quello della prima edizione. La massima cura è stata posta nel ricreare le cromie che gli autori comunque avevano suggerito per la creazione delle copertine e di tutti i materiali pubblicitari. Le storie vengono presentate inserendo 3 strisce per pagina.