Ogni giorno Ethan Avery si trasforma nel potentissimo Damage per un’ora in seguito ad esperimenti top-secret svolti su di lui da militari. Praticamente una guerra ambulante, paragonabile come forza distruttiva a HULK, ma solo per 1 ora al giorno. La testata Damage fa parte dell’etichetta The New Age of DC Heroes, che ha debuttato nel 2017 negli Stati Uniti. Questa linea parte dall’idea di abbandonare i canoni produttivi in vigore attualmente nel mercato americano, per tornare a fare fumetti come si faceva un tempo.

Bentornati nei ruggenti anni 70, a uno dei titoli di maggior successo della Marvel in quel periodo. Questa lunga serie conta 125 numeri. Iniziata sotto la supervisione di Roy Thomas ad opera di Steve Engleheart e Jim Starlin, iniziò a essere davvero popolare con l'avvento di Doug Moench ai testi. Per quanto riguarda i disegni, dopo Starlin, che mollò quasi subito, si alternarono solo tre disegnatori: Paul Gulacy, Mike Zeck (il mio preferito) e Gene Day. Come sapete, la Panini ha pubblicato solo 2 omnibus, che coprono fino al numero 70 della serie, lasciando inediti gli altri. Siccome lo avevo promesso a voi e ai ragazzi dei Dcp che hanno condiviso il secondo omnibus, eccoli...

Un neonato che viene portato nella nostra dimensione tra le fauci di uno spaventoso orco: è questo l'incipit di Shutendoji. 17 anni nel passato, una coppia di giovani sposi è testimone di un evento straordinario, quando un varco dimensionale viene aperto e ne spunta fuori un gigantesco Oni, orco della mitologia giapponese. L'Oni, che tra le fauci porta un bambino, fa un patto con la giovane coppia: lascerà che siano gli umani a crescerlo, ma al compimento della maggiore età verrà a riprenderlo.

X of Swords, capitolo 10!
Wolverine allo sbaraglio, in due scontri all’ultimo sangue!
Dopo le prime scaramucce, i duelli fra i campioni di Krakoa e Arakko si fanno più seri…quasi tutti, almeno!

X of Swords, capitolo 11!
Il crossover mutante di inizio 2021 volge al termine, ma chi vincerà il torneo fra Krakoa e Arakko?
E come sta andando la missione di Sinistro e dei suoi Hellions su Altromondo?
Inoltre: riflettori puntati sul giovane Cable e sull’inarrestabile Gorgon!

Forse l'opera più atipica tra quelle ambientate nel mondo fantasy di Ryō Mizuno, La Storia di Deedlit è uno shojo incentrato sui rapporti tra umani e elfi alti, la razza a cui appartiene Deedlit, vista dal punto di vista di quest'ultima. I protagonisti sono quindi Deedlit e Parn, anche se in quest'opera viene messo un po' in secondo piano rispetto alle altre. La vicenda inizia con l'arrivo nel paese in cui vivono Parn e Deedlit di un elfo alto, amico d'infanzia di Deedlit, intenzionato a convincerla a tornare a vivere al villaggio natio.

“Ci stiamo accollando noi tutto il rischio, quindi se andasse a finir male potremmo trovarci ancora a vivere con voi, nella vostra bella casa spaziosa. Tienimi da parte il salotto, ok? Ma in fin dei conti ho la certezza che Walt possa mettere insieme un buon lungometraggio, e che quando uscirà nei cinema farà davvero un bel po’ di soldi.” (Lettera di Roy O. Disney a suo padre, all’inizio della produzione di Biancaneve, 1937).

Due sorelle che non si vedono da molto stanno per riunirsi, ma l'incontro è ostacolato e funestato dall'arrivo di alcuni demoni che si impossessano dei loro corpi e le trascinano in una feroce lotta all'ultimo sangue.

Era una notte buia e tempestosa (o così ci piace immaginare) quando Charles Monroe Schulz, un giovane fumettista originario del Minnesota, si recò negli uffici della United Features per vendere i diritti della sua striscia. Ciò che nessuno poteva immaginare è che quella striscia, all’apparenza tanto semplice, avrebbe rivoluzionato il panorama del fumetto mondiale, introducendo concetti come depressione e crisi di identità a un pubblico che era abituato a gag più o meno riuscite e battute costruite per strappare una facile risata.

Record of Lodoss War (Rōdosu-tō Senki) anche conosciuto come Cronache della guerra di Lodoss, è un universo fantasy ideato dallo scrittore giapponese Ryō Mizuno e composto di romanzi, manga, serie animate e videogiochi. La Cronaca della guerra di Lodoss nasce come racconto ispirato ai diari di gioco di una campagna a Dungeons & Dragons di cui Mizuno era il dungeon master. Il racconto fu pubblicato sulla rivista giapponese per computer Comptiq dal 1986. Questa tipologia di messa in prosa dei diari di gioco venne ribattezzata replay (simili alle light novel) e precedette i romanzi che lo stesso Mizuno scrisse per la casa editrice Kadokawa Shoten a partire dal 1988. In Italia l’universo della guerra di Lodoss è conosciuto in particolare per la prima serie animata (OAV) del 1990.